domenica 21 ottobre 2012

Anticorruzione a spizzichi e bocconi ... amari

Per la Severino prescrizione, reati societari, auto-riciclaggio, non si possono combattere tutti insieme. Fatte queste debite premesse, nessuno dei Senatori Pd ha avuto parole di soddisfazione per l’approvazione del testo anticorruzione. Su falso in bilancio e concussione, ad esempio, il ddl contiene disposizioni molto blande. “Così come sul voto di scambio che nel testo risulta punibile solo se il politico lo paga in denaro e non con favori di altro tipo. Come se non si sapesse che il sostegno elettorale ad un aspirante consigliere comunale, sindaco, parlamentare è canale privilegiato dalle mafie per entrare nei processi decisori delle amministrazioni – leggi appalti – direttamente dalla porta principale" - lo ha detto Vincenzo De Luca nel suo intervento in Aula del Senato
Quindi De Luca ha soffermato l'attenzione "sull'emergenza criminalità che c'è nel Paese e che si manifesta nel controllo degli appalti da parte dei clan mafiosi e nell'ecomafia, il cui fatturato complessivo, in venti anni ha sfiorato i 300 miliardi di euro (298 per l’esattezza); una torta che si spartiscono 296 clan. Oltre a fare applicare le norme esistenti, per combattere i reati ambientali occorre aggiornare la legislazione recependo le direttive dell’Ue e sforzarsi almeno di avvicinarsi agli obiettivi indicati nel cosiddetto “pacchetto clima-energia 20-20-20”". Di qui il riferimento ai due ddl (in materia di gestione integrata dei rifiuti, incentivazione della raccolta differenziata e lotta allo smaltimento illegale e per la limitazione del ricorso ai ribassi elevati nelle gare pubbliche, a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) presentati su sua iniziativa, "che – ha fatto notare il senatore De Luca – intervengono in maniera netta contro le infiltrazioni criminali ma entrambi sono ancora al vaglio delle Commissioni. Sul malaffare della politica, che sta emergendo da tante inchieste giudiziarie, non ci sono dubbi: i recenti clamorosi casi di corruzione dilagante nascono dall'aver introiettato nel dna più profondo un modello di illegalità, purtroppo dilagante nel sistema Paese – ha concluso De Luca – Il ddl anti-corruzione deve essere attuato, ma, riconoscendone le lacune, dobbiamo impegnarci sin d'ora ad integrare il testo. Senza compromessi al ribasso, senza sconti, avendo sempre bene in mente il bene del Paese".
La capogruppo PD al Senato, Anna Finocchiaro subito dopo la votazione ha rilasciato la seguente dichiarazione: Abbiamo votato si perché comunque una legge anticorruzione serve all'Italia, dopo 10 anni di scarto. Volevamo di più ma è già qualcosa.
Mentre il senatore Ignazio Marino su Facebook : "E' già paradossale che sia necessaria una legge per sancire un principio ovvio: i condannati (e i rinviati a giudizio, aggiungo io) non dovrebbero poter mettere piede in Parlamento perché inadatti a rappresentare i cittadini". "Ancor più demotivante, è che la legge anticorruzione che stiamo votando non rechi questo principio, che evidentemente in Italia è necessario mettere nero su bianco. Ora mi auguro che il ministro Severino, di cui ho gran rispetto e stima, utilizzi nei prossimi giorni la delega che ha per intervenire sull'incandidabilità e dare quel segnale che i cittadini si aspettano".

http://parlamento.openpolis.it/votazione/senato/ddl-anti-corruzione-disegno-di-legge-n-2156-b-votazione-finale/40041

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