giovedì 16 agosto 2012

Quel bugiardo di PIL

Gli aggregatori del Pil non raccontano la verità sulla ricchezza del nostro paese. E' risaputo che gli indicatori non sono scelti sulla base dell'effetiva spesa e dell'effettivo risparmio delle famiglie italiane, in pratica non indicano un bel niente e sono piuttosto arbitrari. Vengono, innanzitutto calcolati investimenti ed esportazioni e tralasciati i consumi e servizi intermedi. Più calzante il Pil nominale di quello reale, nel calcolo, per un esempio molto semplice e di facile comprensione, non viene considerato il riciclaggio, le attività illecite, i servizi "intermedi" telefonici e tecnologici, il prodotto da attività di precariato e autonome, ecc... sarà questo che rende così diverso la ricchezza delle famiglie dal PIL ? ...
(Bianca Clemente)


« Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow Jones né i successi del Paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. Il PIL comprende l'inquinamento dell’aria, la pubblicità delle sigarette, le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine del fine settimana… Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione e della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia e la solidità dei valori familiari. Non tiene conto della giustizia dei nostri tribunali, né dell'equità dei rapporti fra noi. Non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio né la nostra saggezza né la nostra conoscenza né la nostra compassione. Misura tutto, eccetto ciò che rende la vita degna di essere vissuta »



(Robert Kennedy - Discorso tenuto il 18 marzo 1968 alla Kansas University)




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