domenica 5 agosto 2012

La Carta d'Intenti di Pier Luigi Bersani

Più lavoro, più partecipazione attiva femminile, più opportunità per i giovani, più Europa, meno burocrazia, meno politica e più amministrazione locale, meno diseguaglianze territoriali, più unità e solidarietà. Bersani l’ha detto chiaro molte volte e l’ha confermato nella Carta d’intenti : il Pd ha un programma di governo e si allea con chi vuole realizzare quel programma. Oggi non c’è più lo spazio per le ideologie, questo è il tempo di agire per la cittadinanza e con quella cittadinanza che ha il suo credo nel civismo e non nel populismo. Fare, dire, agire per il bene comune, per gli ultimi e per i primi cui è affidato il compito, principale e non facile, di risanare concretamente il paese. E’ il tempo delle responsabilità, degli obiettivi da raggiungere passo dopo passo, è il tempo di credere – anche per chi ci governa e amministra, e soprattutto per chi ci governerà e amministrerà - che insieme, tutti, ce la si può fare ad uscire dalla crisi che investe un po’ tutto il globo; ce la si può fare a diventare un paese migliore, moderno, efficiente, dopo aver rincorso questo ideale per anni, dal dopoguerra ad oggi. Bersani ci crede. Anch’io. Confido nella scelta degli elettori, mi affido, come tutti, al buon senso comune.

“Le crisi cambiano il paesaggio, le persone, il modo di pensare. La sfida è spingere quel mutamento verso un progresso e un civismo più solidi, retti, condivisi”
(Bersani- Carta d’intenti Pd)
“Davanti a noi c’è una scelta: unire le energie disponibili e ripensare assieme l’Europa, o attendere che altri scelgano e dicano per noi”.
(Bersani – Carta d’intenti Pd)
“Il prossimo Parlamento e il governo che gli elettori sceglieranno avranno tre compiti decisivi. Dovranno guidare l’economia fuori dalla crisi rimettendola salda sulle gambe. Dovranno ridare autorità, efficienza e prestigio alle istituzioni e alla politica, ripartendo dai principi della Costituzione. Dovranno rilanciare – in un
gioco di squadra con le altre nazioni e i loro governi – l’unità e l’integrazione politica dell’Europa”. (Bersani – Carta d’intenti Pd)
“La dignità del lavoro e la lotta alle disuguaglianze s’incrociano nel primato delle politiche per l’istruzione e la ricerca. Non c’è futuro per l’Italia senza un contrasto alla caduta drammatica della domanda d’istruzione registrata negli ultimi anni. E’ qualcosa che trova espressione nell’abbandono scolastico, nella flessione delle iscrizioni alle nostre università, nella sfiducia dei ricercatori e nella demotivazione di un corpo insegnante sottopagato e sempre meno riconosciuto nella sua funzione sociale e culturale”. (Bersani – Carta d’intenti Pd)
“Se una chance abbiamo, è quella di una Italia che sappia fare l’Italia (…)Noi immaginiamo un progetto-Paese che individui grandi aree d’investimento, di ricerca, di innovazione verso le quali orientare il sistema delle imprese, nell’industria, nell’agricoltura e nei servizi ” (Bersani – Carta d’intenti Pd)
“Per noi sanità, istruzione, sicurezza, ambiente, sono campi dove, in via di principio, non dev’esserci il povero né il ricco. Perché sono beni indisponibili alla pura logica del mercato e dei profitti. Sono beni comuni – di tutti e di ciascuno – e definiscono il grado di civiltà e democrazia del Paese”. (Bersani – Carta d’intenti Pd)
“A partire dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea proclamata per la prima volta a Nizza nel 2000 e dal Piano europeo di contrasto alle discriminazioni: di genere, orientamento sessuale, etnia, religione, età, portatori di differenti abilità. Nel nostro caso questo significa l’impegno a perseguire il contrasto verso ogni violenza contro le donne e a una legge urgente contro l’omofobia. Sul piano dei diritti di cittadinanza l’Italia attende da troppo tempo una legge semplice ma irrinunciabile: un bambino, figlio d’immigrati, nato e cresciuto in Italia, è un cittadino italiano. L’approvazione di questa norma sarà simbolicamente il primo atto che ci proponiamo di compiere nella prossima legislatura. Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico” (Bersani – Carta d’intenti Pd)

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